Damiano Crognali
Creator
6mo ago
In Malesia è stata raccolta una selezione di scritti e reperti del Sutra del Loto, da tutto il mondo e in differenti lingue, in cui questo manoscritto è stato tradotto e arrivato fino a noi.
È alla sua seconda edizione, la prima è giunta anche in Europa, quasi vent'anni fa, e raccoglie una serie di reperti e iscrizioni del Sutra del Loto, uno dei testi sacri buddisti, conservati dall'Institute of Oriental Philosophy fondato dalla Soka Gakkai Internazionale, come parte del suo impegno per la ricerca accademica e il dialogo interreligioso.
Io sono volato fino a Johor Bahru, in Malesia, una città accanto a Singapore, di cui sinceramente prima di questa mostra itinerante che sta attraversando l’Asia, non conoscevo neanche l'esistenza, per fare questo viaggio attraverso la trasmissione del buddismo, da Shakyamuni che originariamente lo ha fondato ad Asoka grazie al quale questo inizialmente si diffuse. Ma nella mostra vedi anche come è stato protetto il suo insegnamento e i suoi testi nei secoli, arrivando a scoprire che nella parte più estrema della Cina, in mezzo al deserto, c'è uno dei luoghi più suggestivi e meno conosciuti della storia del buddismo, le caverne di Donguang Mogao, dove per prima si è diffuso il buddismo fuori l'India.
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Sono centinaia di grotte in mezzo al caldo torrido in estate e la neve in inverno, dove sono stati ritrovati centinaia di scritti buddisti del Sutra del Loto, che poi è stato diffuso nell'Impero Cinese grazie all’opera del Gran Maestro buddista Tiantai, che ha sistematizzato le scritture, fino a Nichiren Daishonin in Giappone, che invece ne ha fatto un insegnamento per l’illuminazione delle persone di tutto il Mondo.
In queste grotte il Sutra del Loto non solo veniva trascritto su pietre, perché non conoscevano altri supporti, ma veniva anche disegnato nelle grotte. All'interno della mostra attraversi la riproduzione di una delle Caverne all'interno della quale c'è tutto il Sutra del Loto disegnato. È la più grande art-gallery nel deserto, in Cina, patrimonio Unesco di cui non sapevo nulla prima di questa mostra (e la Cina un bel po' la conosco e l'ho studiata!).
Si scopre della connessione tra Buddismo e Filosofia Greca, Platone è stato coetaneo del Buddha; è conservato e mostrato un rotolo della trascrizione-traduzione dal sanscrito al Cinese antico di Kumarajiva, che fu il primo a riuscire in questa opera.
Il giro completo prende quasi due ore e ti porta non solo alla scoperta del buddismo del Sutra del Loto, ma anche dell'importanza della traduzione, del riportare qualcosa che proviene da un altra cultura in una nuova lingua.
Mostra anche il processo e la fatica che hanno fatto le persone per far arrivare questi testi fino a noi. Non solo in antichità ma anche durante la guerra, ad esempio, di come hanno provato a preservare le scritture del Sutra del Loro dai bombardamenti e dalla distruzione.
Ho visto i testi del Sutra del Loto sul quale studiava Nichiren Daishonin, con i suoi appunti, il Risho Ankoku Ron, L'Apertura degli Occhi, e le lettere ai suoi Fedeli, queste scritte in giapponese antico, che si chiama hiragana (che è una sorta di cinese minimalista).
La mostra conserva edizioni critiche del Sutra del Loto, quadri di famosi artisti ispirati dal Sutra del Loto, e le repliche degli scritti del sutra del loto originali, nella varie lingue del mondo in cui questo è stato tradotto.
Ho visto gli appunti di Gandhi scritti in Tamu e mi sono ricordato, perché questo lo sapevo, che Gandhi recitava daimoku, ossia il titolo del Sutra del Loto.
E personalmente mi porto a casa che il messaggio di tutte queste opere è quello di riuscire a rendere semplice e per tutti qualcosa così complesso come il messaggio di "armoniosa coesistenza" contenuto nel Sutra del Loto.
Questi reperti che contengono i valori in cui credo e che ispirano il mio lavoro sono stati riprodotti, tradotti e convertiti in tanti formati per farli navigare tra i secoli, dagli artisti in quadri, in sculture ma anche in storie, in narrazioni che trasmettessero una visone di armoniosa coesistenza tra culture diverse, nel mondo. Che è la mia missione in questa vita.
Questa mostra sul Sutra del Loto è arrivata in Malesia per la seconda volta e sono contento di essere riuscito a viaggiare in questa città, che per me era sconosciuta fino a ieri, per poterla vedere.
Ha attraversato 17 paesi prima, l'avevo mancata per un soffio in Korea l'anno scorso, e nell'ultimo giorno anche con me ha raggiunto e superato il numero di un milione di persone, con 40 mila visitatori unici da 25 paesi del mondo giunti a Johor.
In questo formato in cui è strutturata, davvero molto ben fatta, questa è l'ultima mostra organizzata e condivisa da Daisaku Ikeda per mostrare il messaggio di speranza contenuto nel Sutra del Loto, che anche per questo è spesso raffigurato come un Sole.
Spero con tutto il cuore che arrivi presto anche in Italia perché ho imparato così tante cose li dentro, e perché alla fine del giro sai un po' di più come credere in se stessi, a non mollare, che in altre parole è accettare la diversità, anche se è difficile, perché li c'è l’illuminazione, così dice il Sutra del Loto.
Se può interessare, sulla Cina ho scritto una Guida di Viaggio.
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